Riporto i dati di un survey de laFeltrinelli.it elaborato confrontandosi con Nielsen, Forrester e Simmaco, pubblicato in un articolo di Massimo Mattone sul numero di ‘Nova’, inserto del Sole24Ore di giovedì 2 ottobre.
24,3 milioni navigano in rete
3,4 milioni hanno un blog
4,7 milioni frequentano i social network
2,7 milioni frequentano MySpace
900mila frequentano Facebook
625mila utilizzano abitualmente strumenti di condivisione (Flickr, aNobii e Badoo)
300mila utilizzano Linkedin
A livello internazionale invece c’è già stato il sorpasso di Facebook su MySpace: 132 milioni di utenti unici contro i 117 di MySpace.
Personalmente ho un Blog su Splinder ed è una piattaforma che funziona benissimo,Facebook è solo un fattore di moda ed un mezzo che serve a chi fa studi sui gusti e le abitudini dei partecipanti,per avere dei survey in diretta.La piattaforma è orrenda e funziona male, è solo un fattore di moda, se non la rinnovano prima o poi scoppia…Non è affatto strutturata bene è meglio strutturato My Space anche se lì l’utilità è per chi si vuol far conoscere.
GK Franco
Rileggendo i numeri con attenzione mi meraviglia vedere un utilizzo di FB così basso in Italia, ma del resto concordo con GK Franco, è una piattaforma non strutturata, più che strutturata male, si raccolgono dati su tutti coloro che la utilizzano, anche se in pochi lo hanno davvero capito, e se non viene implementata giungerà al collasso entro breve.
Di certo le piattaforme sono strumenti da studiare, da non prendere sotto gamba, come fanno in molti. Sono possibilità inespresse. Siamo stati presi così alla sprovvista da tutta questa miriade di social-network e simili che ci siamo iscritti alla cieca senza valutare. Ora è il momento di fare una scelta ponderata, di capire prima di tutto cosa cerca il singolo e poi cosa e come sfruttare questi piccoli oggettini.
Il 2.0 ci ha avvicinato talmente in fretta da creare scompiglio. Si sono ricreare tutti quei piccoli gruppi amicali che internet avrebbe dovuto soppiantare. Credo sia il caso di uscire di nuovo allo scoperto e magari creare una guida utile e soprattutto pratica per cominciare a portare intelligenza nel mucchio.
Patty
Caro Franco,
sono totalmente in disaccordo con quanto dici.
Facebook a differenza di MySpace ha una piattaforma e un contesto di applicativi che rende l’esperienza di navigazione friendly e piacevole.
Per quanto riguarda le survey,
vorrei tanto conoscere chi riesce a tirare fuori dati e informazioni reali e attendibili sia da MyS che da Fb.
Un’ultima osservazione su Splinder, visto che il disaccordo è totale: a mio avviso ci si va solo per approfondire un argomento (settoriale) o perchè si ha talmente tanto tempo a disposizione da poterrselo permettere.
Michele
@Michele: sono d’accordo sul fatto che i survey spesso possano essere degli strumenti approssimativi di misurazione, ma mi conforta il fatto che siano stati realizzati incrociando i dati con quelli di società leader nel campo statistico quali Nielsen e Forrester.
E poi è così difficile reperire dati sugli italiani nel mondo web 2.0, che mi è sembrato utile pubblicarli, anche per instaurare una discussione e un confronto.
Michele, sono dell’idea che ogni opinione che ogni idea sia una buona idea,l’importante che di idee ce ne siano.
Ovviamente io rimango della mia idea :)…
Navigo su internet da quando esiste e le piattaforme le conosco bene o male tutte, quella di FB ne ha ancora da correre per essere connotata come una cosa positiva per l’utente ignaro.
Splinder è un diario online che ha prodotto buoni risultati editoriali,ovvio ci sono personaggi discutibili,ma dove non ce ne sono?
Almeno i Freak lì sono più genuini, su FB no…
Non è una critica, ovviamente è un mio punto di vista.
Oggi la pubblicità è alla canna del gas e ha la necessità di avere alla portata di chi la fà tutte le informazioni che costosi studi la renderebbero ancora più statica.
Questa serie di informazioni messe su un piatto d’argento, rendono più facile l’accesso a dei dati che, oggi, trovarli sarebbe veramente oneroso,mentre su fb è assolutamente gratuito.. Tutto qui…
GK Poz (Franco)
sono assolutamente allineato con patrizia, sopratutto riguardo a: “Credo sia il caso di uscire di nuovo allo scoperto e magari creare una guida utile e soprattutto pratica per cominciare a portare intelligenza nel mucchio.”. E’ un iter normale di maturazione di mercato ancor più sollecitato dalla grave complessità della situazione generale delineata dal cambio di leadership internazionale (USA versus?): i SN debbono restare solo”isole di felicità studentesca” oppure…. 🙂